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giugno

Rassegna culturale "MontagnArgenta"

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Rassegna culturale "MontagnArgenta"

16 - 30 giugno 2023

Al via anche quest'anno la rassegna 'MontagnArgenta', in collaborazione con il Club Alpino Italiano- Sezione di Argenta e la libreria Atlantide di Castel San Pietro Terme (Bo) Tema di quest'anno, Le esplorazioni, a piedi (nei borghi abbandonati, dove a dominare ora è la natura); o su due ruote (ad esempio, in vespa vagabondando dove finisce il mondo...). Ad aiutarci in questo percorso, i sogni che le mappe dei sentieri alimentano in ogni camminatore. Saranno nostri ospiti: Il 16 giugno - Fabio Negrini, Pietrapazza Il 23 giugno - Paolo Ciampi, Il sogno delle mappe Il 30 giugno - Lorenzo Franchini, Le infinite strade della vespa Incontri alle ore 20.30, presso il chiostro del Convento dei Cappuccini Via Cappuccini 4/a - Argenta (Fe) Per informazioni tel. 0532 330264

Pietrapazza

Pietrapazza: un paese che non c'è più, una parrocchia estinta. Un territorio della montagna romagnola ai confini con la Toscana, ora incluso nel Parco Nazionale delle foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna. Il territorio è costituito da una successione di alture impervie, di valli strette, crinali, greppi, affioramenti di pietra arenaria, estesi boschi, fossi precipitosi, e laggiù il fiume, il Bidente, che vi ha la sua sorgente e lo attraversa per tutta la lunghezza. È un paesaggio dominato dalla natura, ma chi ne percorre i sentieri non può ignorare i segni lasciati dall'uomo, le mulattiere, i muretti, i ponticelli, i ruderi degli edifici isolati. Perché anche qui abitarono genti operose, famiglie che si succedettero per generazioni, dedite alla pratica dell'agricoltura, all'allevamento, al taglio del bosco, esprimendo intensamente i modi della socialità, della religione, delle tradizioni tramandate dal passato. Fabio Negrini racconta le escursioni nell'ambiente naturale di Pietrapazza e propone la ricchezza dei molti ricordi di coloro che vi condussero parte della loro vita prima dell'abbandono.

 

Il sogno delle mappe

“Le mappe sono un modo di organizzare la sorpresa”, scriveva Bruce Chatwin. Ci sono i mappamondi su cui ancora oggi i bambini sognano e ci sono i sogni che le mappe dei sentieri alimentano in ogni camminatore, non importa di quale età. Ci sono gli antichi atlanti di un mondo che attendeva di essere scoperto e ci sono le carte che ancora oggi accompagnano il viaggiatore, nell’epoca dei Gps e e di Google Earth. Malgrado le tecnologie digitali e una geografia di cui si vorrebbe fare a meno continuano a sedurre, emozionare, narrare. Le mappe sono la nostra isola del tesoro, e in esse è ancora possibile ritrovare noi stessi e i nostri viaggi.

 

Le infinite strade della vespa

Arrivare in sella al mio vespone là «dove il mondo finisce» avrebbe potuto essere una bella conclusione per la mia favola di vespista, ma così non è stato, perché come in ogni favola che si rispetti anche la mia ha una morale: e solo tenendosi stretti a quel filo sottile che ci lega al nostro passato che si può arrivare lontano.
Musica, libri, ricordi di famiglia, una passione che passa di padre in figlio e che porta lontano, alla fine del mondo o all'inizio della propria stona. Viaggiatori in Vespa si nasce o si diventa?
Lorenzo Franchini ci racconta come questo mezzo dalla personalità spiccata e dallo stile ineguagliabile consenta di viaggiare sia in senso letterale, sulle strade del mondo, ma anche con la fantasia, sulle pagine di tanti autori che ne sono stati ispirati.
Lorenzo Franchini (Varese, 1963) è un disegnatore grafico e di mestiere a il decoratore pubblicitario. Vive e lavora in un piccolo paese alle porte della Valceresio. La sua esperienza in Vespa più significativa è stata la traversata dell'Argentina, da Buenos Aires attraverso la Pampa e la Patagonia fino alla Terra del Fuoco, in compagnia di amici, da cui è nato il libro Dove il mondo finisce (Alpine Studio, 2019), premio speciale della critica al concorso letterario Storie in Viaggio.