Un viaggio alla scoperta dell'arte genovese del Sei-Settecento e di quella che rappresenta non soltanto un'importante scuola pittorica, ma una raffinata e poliedrica civiltà artistica Il Barocco a Genova non va visto solo come fase di sviluppo di una scuola regionale o come declinazione locale di un più ampio stile europeo.
[...]
Diverso da quello di qualsiasi altra tradizione artistica italiana di comparabile grandezza e vitalità - Bologna, Napoli, Torino, e Roma soprattutto -, rappresenta per la città un periodo di produzione artistica di altissima qualità, per circa un secolo e mezzo: dalle prime visite alla Superba di Pieter Paul Rubens, nei primi anni del Seicento, alla morte di Alessandro Magnasco (1749) e alla fondazione della prima ufficiale accademia d'arte cittadina (1751). Il volume offre una consistente sintesi degli studi sul Barocco genovese, con il fine dichiarato di stimolare approfondimenti e ricerche a livello internazionale. Ma un obiettivo non meno ambizioso è quello di far apprezzare a un più vasto pubblico il grande fascino e le sorprendenti peculiarità della produzione artistica della Superba. Realizzato grazie all'eccezionale collaborazione con la National Gallery of Art di Washington in occasione dell'esposizione romana, Superbarocco presenta una splendida selezione di capolavori che testimoniano il ruolo centrale della città di Genova nello spazio economico e geopolitico del Seicento. Introdotto dai contributi dei curatori della mostra Jonathan Bober, Piero Boccardo, Franco Boggero e di Andrea Zanini, Giulio Sommariva e Peter M. Lukehart, il volume presenta il catalogo delle opere suddiviso in dieci sezioni tematiche: Un crocevia del Barocco; Esordi genovesi; Van Dyck, altri maestri fiamminghi e la nascita della pittura di genere; Esiti naturalistici; Forme visionarie; Un Barocco superbo; La scultura; La grande decorazione; Un Barocco sontuoso; Un epilogo imprevedibile: Alessandro Magnasco.