La questione della moralità politica - presente in tutte le correnti nel movimento sionista - si ripropone a Israele con la rinnovata forza dovuta allo scontro con i palestinesi, alla trasformazione dello stato in potenza economico-militare ed in maggiore comunità israelita del mondo oltre che in punto di appassionata attenzione dell'opinione pubblica internazionale.
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Il confronto di un popolo e di uno stato che si vuole al tempo stesso "diverso" e "simile" agli altri è visto in questo libro come la fonte delle sue molteplici, contraddittorie crisi di identità. Ricalcando le tappe dell'evoluzione storica l'autore esamina le metamorfosi di Israele e le potenziali risposte che uno stato ebraico potrebbe dare alle sfide del "paganesimo" politico e culturale.