Sessant'anni sono passati da quando il 10 dicembre 1948, sull'onda delle atrocità commesse nella Seconda guerra mondiale, le Nazioni Unite promossero la firma della "Dichiarazione universale dei diritti umani", da quel momento punto di riferimento imprescindibile per tutti i discorsi e gli atti volti a eliminare discriminazioni, abusi, limitazioni della libertà.
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Dei progressi fatti in questi decenni in materia di diritti umani, ma anche delle tante battaglie ancora aperte, Antonio Cassese è un testimone privilegiato. In lui si uniscono la competenza del giurista, una forte passione civile, l'esperienza di delegato del governo italiano in vari organi internazionali (Onu e Consiglio d'Europa), di capo degli ispettori internazionali sulla tortura, di giudice internazionale e infine di presidente della Commissione internazionale di inchiesta dell'Onu sui crimini nel Darfur. Questo libro è una scelta ragionata degli interventi pubblicati sulla stampa italiana, nel corso di quasi un trentennio, sui temi dei diritti, della guerra, della giustizia. Non sono semplici commenti all'attualità, ma riflessioni sul significato etico-politico degli avvenimenti, che forniscono al lettoreuna mappa delle principali questioni del nostro tempo.