L'autore di questo libro fu ministro degli Esteri di Israele durante i negoziati di Camp David, promossi dal presidente americano Clinton per la soluzione della questione palestinese. Ma non crede che il fallimento di quel tentativo debba essere attribuito esclusivamente alla imprevidenza e all'estremismo di Yasser Arafat.
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Clinton, scrive Shlomo Ben-Ami, "non fu capace di sensibilizzare i governi arabi [...] e non costruì solide ed efficaci fondamenta internazionali per sostenere e legittimare a livello globale il suo accordo di pace". Basterebbe questa osservazione per dimostrare che Ben-Ami non è oggi il portavoce e l'avvocato difensore della linea politica perseguita dal governo del suo Paese.