L'autore in questo volume ha rinunciato a raccogliere passivamente i troppi contributi sparsi nelle sedi più diverse, tentando la strada della sintesi in uno stile affabile e poco accademico, rivolto a un pubblico composto non esclusivamente da specialisti.
[...]
La scommessa è che ne possa risultare una sua idea di Dante, proprio perché egli ha ripensato tutto il suo lavoro nell'ottica di un'ipotesi unitaria che vede l'opera dantesca, segnatamente la "Commedia", come un supremo 'work in progress' costruito per successive approssimazioni fino all'approdo onnicomprensivo del "Paradiso".