Dante Ferretti, tre premi Oscar, tra i più celebri scenografi al mondo, racconta il suo lungo sodalizio professionale e umano con Pier Paolo Pasolini, cominciato da giovanissimo sul set de Il Vangelo secondo Matteo e terminato il 2 novembre 1975, quando il cadavere martoriato del grande poeta e pensatore fu ritrovato all’idroscalo di Ostia.
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Ripercorrendo il lungo tratto di carriera che ha condiviso con Pasolini, l’autore ci mostra anche gli straordinari bozzetti delle scenografie che hanno dato forma all’immaginario filmico pasoliniano, confrontandoli con i fotogrammi degli stessi film. Consegnandoci un ritratto scanzonato e crepuscolare di un uomo che possedeva il raro dono di capire il suo tempo, insieme al sapore di un’epoca irripetibile del cinema italiano e internazionale (sfilano davanti ai nostri occhi Federico Fellini, Elio Petri, Maria Callas, Martin Scorsese, Tim Burton e tanti altri), queste pagine ci rivelano il volto inedito di un artista immenso, capace, sul set e nella vita, di investire le persone che gli erano accanto di un’energia umana e intellettuale tanto potente da cambiarle per sempre.