Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice, Eco e Narciso, Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta: sono tanti i miti che narrano le vicende d’amore, le sue inquietudini, il desiderio di fare Uno, la necessità della separazione.
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Passione cieca, itinerario di redenzione o strumento di conoscenza, Umberto Curi esplora i meandri segreti dell’amore attraverso le più celebri rappresentazioni mitiche che ne sono state date nel corso della storia. Dalla Grecia antica all’epoca moderna, dal racconto platonico dell’androgino a Don Giovanni, si ricostruisce qui un percorso filosofico-letterario che svela la natura complessa e sfuggente dell’amore: l’attrazione irresistibile che lo suscita, la caduta che ogni incontro con Eros produce, la dimensione tragica della sua impossibilità. Da Platone a Nietzsche, emerge così una visione dell’amore come forza ambivalente, capace di generare gioia e dolore, appagamento e insoddisfazione, unione e irriducibile distanza. Un mistero che continua ancor oggi a interrogare ogni essere umano, «al tempo stesso così familiare e così indecifrabile, così universale e così peculiarmente individuale».