Poesie essenziali eppure misteriose, aperte al mondo nella loro impenetrabilità, perfette per accompagnare l'attimo piú fugace e fragile dell'esistenza, sospeso tra l'infanzia e l'età adulta, tra il selvatico e l'addomesticato, in cui si vuole urlare tutto ma niente è mai chiaro. La poesia è qualcosa che fanno i morti, sembrano spesso pensare i giovani.
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Eppure sono proprio loro quelli piú affamati di poesia, quelli che possono accogliere la densità poetica con il cuore davvero spalancato. E questa silloge di Mariangela Gualtieri, che mai ha smesso di essere ragazza ardente, si compone delle poesie che lei stessa ha immaginato poter risuonare più forti nelle loro anime spaesate, sole e assetate di vertigine. Dentro ci sono i suoi componimenti che più bruciano, che parola dopo parola incidono solchi nella carne viva di ogni lettore, e che ne hanno fatto una delle poetesse più lette e amate d'Italia; la poetessa che meglio può arrivare a toccare i sentimenti di chi attraversa quella stagione della vita in cui ogni cosa pare brillare di un amore più intenso e più vero. Con otto disegni a colori dell'autrice.