Trentadue capitoli - ciascuno incentrato su un luogo - di digressioni letterarie e descrizioni floreali, dedicate ai luoghi amati, frequentati o descritti dai grandi autori della letteratura mondiale.
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Dalle ville siciliane che hanno ispirato Il gattopardo ai giardini di Virginia Woolf, dal Pré Catelan di Marcel Proust ai giardini marocchini di Paul Bowles, dall'agrumeto di Elsa Morante a Procida all'Orto Botanico del Bronx di Philip Roth. E poi Robert Frost all'Arnold Arboretum di Boston, Jane Austen appassionata di rose nei giardini di Chawton, Fëdor Dostoevskij che scrive tra i giardini di Boboli, a Firenze, i Giardini Inglesi della Reggia di Caserta che incantarono Montale, Grazia Deledda nella casa di Nuoro, vissuta da Pirandello nell'oliveto di Caos, le coltivazioni milanesi di Alessandro Manzoni. Javier Marias fra i giardini di Madrid, e José Saramago a Lanzarote, Virginia Woolf a Monk's House e Emily Dickinson ad Amherst. E molti, molti altri. Un libro da leggere tra gli alberi e i fiori.