Quando Pinar Selek incontrò il famoso giornalista armeno Hrant Dink, assassinato nel 2007, lui la soprannominò “l’insolente”. Aveva ragione: è insolente ovunque, in Turchia e in Francia. Sociologa, scrittrice, militante antimilitarista, femminista e attivista libertaria, Pinar Selek è nota soprattutto per la repressione che subisce per mano del sistema giudiziario turco da oltre vent’anni.
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In questo libro ripercorre la sua vita, la sua infanzia, le sue lotte con gli oppressi: i bambini di strada di Istanbul, le prostitute, i curdi, le donne armene. Racconta le torture e la prigione, ma anche la creazione di un laboratorio di artisti di strada, di una cooperativa femminista e di una piattaforma di ecologia sociale. Racconta anche della sua vita in esilio in Francia dove continua la sua ricerca universitaria, ma soprattutto la sua lotta per abbattere barriere e aprire strade creative verso una società diversa. Guillame Gamblin, che ha conosciuto a Lione in seno al movimento alternativo e che è diventato suo amico, ci invita ad incontrare questa “donna dalle mille vite”, la cui energia è contagiosa.