Ivan Cottini era un ragazzo bello ed esuberante. Faceva il modello, la vita gli sorrideva. Poi, una mattina di aprile, nel 2013, si ammala: il responso è terribile e lapidario, sclerosi multipla, una patologia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale. La malattia è aggressiva, gli blocca le gambe.
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È costretto a ore e ore di fisioterapia per curare il suo corpo e non cedere all'infermità. Nonostante tutto, Ivan decide di sfidare il male. Comincia a prendere lezioni di danza, comincia a ballare. Un percorso che lo porta, qualche anno dopo, a esibirsi, tra le tante trasmissioni televisive, al Festival di Sanremo. La notte in cui diventa famoso è anche la notte in cui perde tutto: la famiglia che si era creato con la compagna e la figlia Viola, l'unico essere al mondo che gli dà la forza di andare avanti, va in frantumi. "La danza della farfalla" è la sua storia: qui ci sono le sue emozioni, i suoi sogni di uomo, di padre, di ballerino, di malato; i suoi incubi peggiori, le fragilità che ogni giorno lo attanagliano, la sua forza di combattere senza mai arrendersi a una malattia che distrugge la vita di migliaia di persone in Italia e nel mondo.