Don Giovanni Minzoni (1885-1923) è stato un testimone del suo tempo e la sua storia parla ancora al nostro. Testimone e martire, perché a causarne l'uccisione fu la coerenza del suo annuncio evangelico e la dedizione alla missione.
[...]
Ripercorrerne la vicenda, non solo biografica, inquadrandola ancora una volta nel complesso contesto storico e sociale consente di riscoprire questa figura di prete, educatore e scout non solo alla luce del tragico epilogo, ma per la ricchezza del suo cammino, da Ravenna ad Argenta, passando per Bergamo e il fronte della Prima guerra mondiale. «Don Minzoni morì "vittima scelta" di una violenza cieca e brutale, ma il senso radicale di quella immolazione supera di gran lunga la semplice volontà di opposizione ad un regime oppressivo, e si colloca sul piano della fede cristiana». (Giovanni Paolo II). Prefazione di Calogero Marino. Postfazione di Massimiliano Costa.