I bambini del terzo millennio sono esposti sempre più precocemente ad un processo di socializzazione ai media digitali, favorito anche dal progressivo affermarsi della tecnologia touch, e, recentemente, dalla forte accelerazione innescata dalla fase pandemica, che ha posto tutti - adulti e bambini - nella necessità di affrontare nuove sfide nella modalità d'uso dei dispositivi digitali.
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In questo scenario complesso, famiglia e scuola costituiscono il luogo primario di scoperta, esperienza, apprendimento e, anche, di costruzione di modelli di consumo mediale. Il volume si rivolge a educatori e genitori, con l'obiettivo di accompagnarli in un percorso di acquisizione di "buone pratiche", fornendo un quadro d'insieme dei diversi approcci teorico-metodologici al tema e strumenti operativi utili a favorire nel bambino, fin da piccolo, un processo di progressiva autonomia, consapevolezza e auto-regolamentazione. Superando la storica contrapposizione tra apocalittici e integrati rispetto all'uso della tecnologia da parte dei bambini in ambito didattico e famigliare, il testo propone una visione integrata di un fenomeno complesso, al quale troppo spesso ci si è avvicinati con atteggiamento pregiudizialmente negativo o, di contro, semplicisticamente ottimistico, sulla base di contributi provenienti da differenti ambiti disciplinari (sociologico, pedagogico e psicologico). Attraverso un percorso di analisi dell'evoluzione e delle prospettive della media education, il lettore è accompagnato nei diversi contesti - società, famiglia e scuola - approdando al racconto delle buone pratiche in uso nei contesti educativi prescolari e dei possibili sviluppi. Tutto questo senza perdere di vista la centralità del bambino nel processo, oramai irrinunciabile, di relazione con i media, tradizionali e digitali, nel quale gli adulti devono essere in primis agenti attivi e consapevoli di educazione ai media oltre che con i media.