Le librerie italiane, indipendenti e di catena, si raccontano proponendo ai «viaggiatori letterari», ma anche ai curiosi e ai lettori, una vera e propria mappatura, probabilmente mai realizzata con una tale estensione e completezza, delle librerie italiane «viventi», dove l'aggettivo non è casuale e prefigura anche una testimonianza, un'oggettivazione, un mettere un punto su ciò che sopravvive e anche su ciò che purtroppo è scomparso. Sul come, sul dove, sul perché si fa, si propone, si costruisce, si presidia la cultura in Italia, attraverso lo strumento principale per poterlo fare: i libri. Il percorso si svolge in senso «inverso», da Alghero ad Aosta, rovesciando cioè il consueto modo di pensare il nostro Paese, e per ogni libreria si trovano le informazioni di base, lo staff e una risposta personale a queste domande: «La tua storia in 280 caratteri» - «Che libreria sei, in una sola parola?» - «Qual è il libro che identifica la tua libreria?» - «Qual è il personaggio letterario che rappresenta la tua clientela?» - «A chi vorresti vendere un libro? E quale libro?» - «Qual è la domanda più strana che ti è stata fatta?» - «Qual è la tua libreria preferita nel mondo? E in Italia?» - «Usciti dalla tua libreria bisogna andare assolutamente... dove?» - «Cosa trovo da te che non trovo altrove?». A questo percorso si aggiunge una sezione dedicata ai lettori, che hanno risposto alla domanda: «Qual è secondo te il libro che non dovrebbe mai mancare in una libreria?», in modo da costruire una sorta di «libreria ideale dei lettori».