Si diceva un tempo che il riso abbonda sulla bocca degli stolti, ma forse, a ben vedere, si potrebbe dire che è vero esattamente l’inverso. Non solo ridere giova alla salute del corpo e dello spirito, ma è una dote ormai molto rara che è espressione di una sana intelligenza di vita.
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La facezia è un vero e proprio genere letterario costituito da aneddoti, motti arguti, detti e massime, un genere che nel Rinascimento ebbe un particolare sviluppo perché rispondeva a un bisogno ludico di socialità proprio di quella civiltà. I libri di facezie in quel contesto si configurarono infatti come una specie di zibaldone di idee e di fatti provenienti da tanta letteratura e tanta vita sociale e furono spesso utilizzati come una sorta di repertorio a cui attingere per animare la conversazione. Il libro raccoglie, in un’unica agile opera, una selezione ragionata del meglio della produzione di quel tempo.