Nel 1934, al rientro della spedizione Dakar-Gibuti, Leiris pubblica il diario "L'Africa fantasma", rivoluzionaria e scandalosa trascrizione del quotidiano oggettivo e soggettivo del viaggio.
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Inizia così, sorretto da un netto rifiuto dell'eurocentrismo e del colonialismo, il percorso lungo il quale Leiris ha intrecciato letteratura ed etnologia in un unico progetto antropologico, un progetto che rimane tra i più originali del XX secolo. Oltre ai "Cinque studi di etnologia" raccolti nel 1969 intorno al saggio "Razza e civiltà" e al libro-denuncia "L'etnografia e il colonialismo", il volume presenta una serie di testi all'incrocio fra etnologia e letteratura, che fanno di Leiris un punto di riferimento dell'etnografia contemporanea.
