In quest'opera Cibotto tratta dei grandissimi della letteratura italiana e della cultura europea del Novecento con un tocco leggero, commosso, rispettoso dell'intimità dei suoi personaggi.
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Ecco allora Comisso ritratto non nello sfarzo dei ricevimenti letterari, ma nei caffè di piazza San Marco dove è in auge da tempo immemorabile "il gusto della ciacola", il piacere di spettegolare su amici e nemici. Ecco Denti di Pirajno, che riceve l'autore a letto, in camicia, magro, pallido, e che si illumina quando ha in regalo una copia del "Fedone" di Platone. Ennio Flaiano, che su una spiaggia di Fregene svela che il suo sarcasmo nasce in realtà dal dolore segreto per la figlia, che egli consuma in se stesso.
